sabato 16 maggio 2009

Un po' di storia

Sasso Morelli è un piccolo paesino situato a circa 10km da Imola. La peculiarità del paese è la sua ruralità. Il suo attaccamento alla campagna è vivo ancor oggi dopo secoli di storia.
Le prime notizie del paese risalgono al XV secolo e consistono in documenti che menzionano la concessione della località dal papato alla famiglia Alidosi.
Una serie di successivi passaggi di proprietà portarono le poche case del paese dapprima in mano alla famiglia Sassatelli e poi ad Alessandro Papotti.
Tuttavia il maggior contributo al paese è stato dato dall’architetto Cosimo Morelli. Questo personaggio assai discusso visse dal 1732 al 1812. Certamente il suo nome viene ricordato con opere assai importanti dislocate in molte parti d’Italia, ma è qui a Sasso Morelli che le speranze di questo architetto si stanziarono e iniziarono a prendere forma.
La svolta si ebbe nel 1777 quando Morelli ottenne la proprietà della zona dal Papotti. Il conglomerato di case cambiò completamente volto grazie alle iniziative del nuovo padrone. Crescita, prosperità e mercato sono i termini che meglio si accostano al periodo. L’architetto costruì un palazzo, ampliò la vecchia chiesa, ma soprattutto darà al paese un aspetto nuovo con il rifacimento delle case che si affacciano sul Rio Correcchio. Dal punto di vista commerciale si conobbe un periodo florido, poiché l’architetto promosse il già esistente mercato settimanale ed istituì una fiera annuale. Quest’ultima venne poi esentata dalla gabella (una tassa) in seguito ad accordi col papato. La giurisdizione del paese era però in mano al città di Imola, Morelli si doveva solamente limitare ad affiggere le comunicazioni dei mercanti e dei compratori e vigilare contro le frodi, rispondendo però al governatore.
Grazie a tutte le migliorie di Cosimo Morelli, nel 1784 il governatore di Imola scrisse che il paese era dotato di un forno, un macellaio, un’osteria, una bottega di commestibili e un negozio di salumi e formaggi.
Dopo la morte dell’architetto i suoi possedimenti del paese furono venduti al sig. Cosimo Mongardi nel 1828. Successivamente sotto la grande influenza del socialista Andrea Costa, nacquero una serie di cooperative, divenute oggi una peculiarità del territorio imolese.
Sasso Morelli continuò a rimanere una modesta borgata di campagna, ma ciò non toglie un suo sviluppo specialmente dai primi anni del ‘900: in paese sono oramai presenti le più svariate attività commerciali.
La seconda guerra mondiale portò in paese della novità. La zona fu molto calda soprattutto dal 1943 fino alla fine del conflitto. Dopo i primi bombardamenti nella città di Bologna e di Imola, Sasso Morelli ricevette un grande numero di sfollati cittadini, che erano alla ricerca di un riparo nelle zone di campagna. Il paese sembrò il punto migliore, ma ben presto la maggior parte delle persone furono costrette ancora una volta a scappare. Reparti tedeschi infatti decisero di stanziarsi sia in paese sia nelle cascine limitrofe. La situazione degenerò poi con la grande offensiva alleata che si concluse nel 14 aprile 1945. Morti, feriti e numerosi bombardamenti si videro non di rado per tutta la durata del conflitto, cambiando in misura massiccia il volto del paese.

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